FRANCIA: PER CHI HANNO VOTATO I CATTOLICI?

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Dal sito alleanzacattolica.org l’analisi di Antonio Mondelli:

“Il sondaggio realizzato in occasione delle elezioni europee evidenzia come più di un terzo dei cattolici praticanti abbia votato la lista capeggiata da Jordan Bardella del Rassemblement National, e questo risultato, nel caso del campione riguardante l’insieme dei cattolici, supera il 37% dei voti: un risultato molto superiore al 14% raggiunto in occasione delle precedenti elezioni europee.

E lo scivolamento dell’elettorato cattolico verso i partiti di destra si riscontra anche relativamente al partito di Marion Marechal ed Eric Zemmour La Reconquete, che vede i consensi da parte dei cattolici (10%) essere praticamente il doppio di quelli ottenuti da tutto il corpo elettorale.

Del resto anche Les Républicains guidati da Francois Bellamy risultano approfittare di questa preferenza dei cattolici verso i partiti di destra riscuotendo un consenso doppio rispetto a quello relativo a tutto il corpo elettorale (14% contro il 7,2%).

Un dato interessante è poi quello legato all’evoluzione del voto cattolico a favore del partito del presidente Emmanuel Macron. Durante le ultime elezioni europee, nel 2019, il 37% dei cattolici praticanti ha votato per la lista sostenuta da Emmanuel Macron. Quest’anno sono solo il 12%: una divisione per tre del voto dei cattolici praticanti a favore della lista macronista.

Questo sondaggio evidenzia anche il fatto che i cattolici votano meno a sinistra rispetto al resto della popolazione. Il 5% dei cattolici praticanti ha votato per la lista LFI guidata da Manon Aubry, la metà del suo punteggio a livello nazionale. Allo stesso modo, la lista socialista guidata da Raphaël Glucksmann ottiene risultati leggermente inferiori tra i cattolici praticanti (10%) rispetto al resto della popolazione (13,83%).

I dati sopra rappresentati ci inducono all’interessante osservazione legata al fatto che in Francia il voto dei cattolici – pari al 43% della popolazione, in base ai dati riportati anche sui libri scolastici italiani – risulta significativamente omogeneo: l’appartenenza religiosa non è più irrilevante rispetto alle scelte elettorali operate dagli elettori.

Scelte elettorali che in misura netta indicano una forte svolta a destra, significativamente più marcata rispetto a quella già significativa operata da tutto il corpo elettorale nel suo insieme.”.

Sabato, 15 giugno 2024