GLI INSEGNAMENTI DELLA SITUAZIONE VENEZUELANA (di Marco Invernizzi)

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Credo che quanto sta accadendo in Venezuela ci possa insegnare diverse cose. 

Oltre vent’anni dopo il suo inizio, l’esperimento del socialismo del XXI secolo incarnato dal generale Hugo Chavez e continuato dal suo autista Nicolas Maduro sembra arrivato al termine. Forse ci vorrà ancora tempo, speriamo non troppo e, soprattutto, auspichiamo che non ci sia ulteriore spargimento di sangue. A Maduro è rimasto solo l’esercito, con i gruppi paramilitari, e siccome i militari sono compromessi col regime per via del narcotraffico, essi cadranno insieme a lui oppure resisteranno insieme, fino a quando sarà trovata una via d’uscita che garantisca la vita del dittatore.

Il socialismo del XXI secolo è stato un tentativo di “aggiornare” l’ideologia marxista dopo il fallimento del “socialismo reale” in Unione Sovietica e la fine di quest’ultima nel 1991.

Esso si è diffuso soprattutto in America Latina con Chavez in Venezuela, ma anche in Bolivia con Evo Morales, in Paraguay con Fernando Lugo, in Brasile con Lula, in Ecuador con Rafael Correa, oltre che naturalmente in Nicaragua con Daniel Ortega, ricordando che a Cuba c’è ancora un regime comunista dai tempi di Fidel Castro.

Esso è fallito soprattutto sul terreno economico, smentendo tutte le promesse fatte ai poveri di aiutarli a migliorare la loro condizione. Così è stato in Venezuela come in ogni altro esperimento di socialismo reale: Maduro ha portato il popolo alla fame e una delle caratteristiche principali delle ultime proteste è stata proprio la partecipazione delle componenti più povere della popolazione alle manifestazioni contro il regime.

Cerchiamo ora di valutare come il fallimento del tentativo di imporre il socialismo in America Latina abbia influito nel mondo. Cominciamo dal mondo cattolico. Il recente intervento dei due cardinali venezuelani Baltazar Porras e Diego Padrón (clicca qui per leggerlo sul nostro sito) contro le falsificazioni del regime di Maduro del risultato delle ultime elezioni in Venezuela ha stroncato definitivamente ogni illusione di quella parte di cattolici che avevano sperato di potere favorire e condizionare quei Paesi che si erano impegnati nella costruzione del socialismo del XXI secolo, come appunto il Venezuela.

I poveri vanno aiutati con l’incarnazione della dottrina sociale della Chiesa, che insegna la collaborazione fra le classi e non la lotta fra le componenti della società. I poveri vanno preferiti in quanto hanno maggiore bisogno di aiuto per sollevarsi dalla loro condizione, non per essere usati al servizio di una rivoluzione antropologica e politica.

Non c’è regime marxista che li abbia fatti crescere, mentre tutti i regimi del socialismo reale hanno sempre impoverito la società intera. Questo però non giustifica da parte di altri cattolici nessun atteggiamento di rivalsa o di polemica verso coloro che si sono lasciati sedurre dalle diverse teologie della liberazione di stampo marxista: la Chiesa deve raggiungere l’unità e la concordia al servizio della verità, per mostrare queste virtù al mondo da evangelizzare, senza favorire le divisioni e incrementare le polemiche.

Il Venezuela insegna molto anche a livello della politica internazionale. I Paesi che sostengono ancora oggi il governo di Maduro sono gli stessi che sostengono l’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina e la sfida della Cina contro Taiwan: sono Cina, Russia, Corea del Nord e Iran.

I Paesi occidentali avrebbero dovuto sostenere di più e meglio l’opposizione venezuelana: questo ci dice molto della codardia delle loro classi dirigenti, soprattutto degli intellettuali. Il tempo per rimediare è adesso, perché è oggi che gli oppositori vengono arrestati e uccisi in Venezuela. Le distanze prese dal presidente brasiliano Lula nei confronti del governo di Maduro lascia ben sperare, ma tutti dovrebbero osare molto di più.

Il rischio di un bagno di sangue è reale, ma il momento di dire la verità e pretendere la giustizia in Venezuela è adesso. Ci vogliono diplomazia e prudenza, ma la verità va raccontata e la giustizia pretesa da parte di chi conta qualcosa in politica internazionale e da parte di quei media che possono influenzare i governi. Il Venezuela ha già sofferto troppo.

Lunedì, 12 agosto 2024